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La Toyota Prius avrà una versione del tipo «plug-in»

di Giampiero Bottino

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13 ottobre 2008


È stata la prima a credere nell'ibrido, portando avanti la scelta con decisione e coerenza. Una strategia premiata dal mercato: dalla prima Prius del 1997 a oggi le vetture a doppia alimentazione benzina ed elettrica circolanti nel mondo sono diventate 1,5 milioni. E il management può annunciare con legittima soddisfazione che questo particolare "ramo d'azienda" ha raggiunto la profittabilità.
E anche se Toyota rimane convinta che l'abbinamento più efficiente sia quello con la benzina (perché il diesel non risolverebbe il problema degli ossidi di azoto NOx), tende a sottolineare la versatilità di una tecnologia applicabile a qualsiasi modello Toyota e compatibile con ogni tipo di alimentazione, idrogeno compreso. Intanto, la Prius è pronta al cambio generazionale atteso per metà 2009. Ma si tratterà ancora di un ibrido tradizionale, per quanto evoluto, non destinato a essere sostituito, ma affiancato, dalla Prius "Plug in" le cui batterie si ricaricano da una normale presa di corrente. Arriverà in data non ancora stabilita, forse nel corso del 2010.
Anche nell'elettrico puro Toyota vede uno dei percorsi possibili per traghettare verso le zero emissioni. Pur ritenendo che a tutt'oggi manchi la tecnologia per realizzare batterie davvero efficienti, più piccole e leggere, non troppo costose. I primi esemplari di Toyota elettrica si potrebbero vedere nel 2010, per una disponiblità commerciale in tempi non ancora decisi.
Per quanto riguarda le promettenti, ma futuribili fuel cell nei laboratori delle tre ellissi non si sta con le mani in mano. In settembre è partito il programma per concedere in leasing al ministero giapponese dell'Ambiente una mini flotta di Toyota Fchv adv, veicoli ibridi con celle a combustibile di nuova generazione.
Ma la riduzione delle emissioni in tempi rapidi non può prescindere dall'ottimizzazione dell'efficienza delle vetture tradizionali: Toyota optimal drive, lanciato in occasione del debutto della nuova Avensis al Salone di Parigi, è il brand che d'ora in poi identificherà i modelli coerenti con questa strategia.

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